Microbiota e benessere intimo

Microbiota e benessere intimo

Quando parliamo di “intimo”, sappiamo ormai che esiste sia un interno che un esterno: vulva e vagina.

Vulva e vagina hanno un microbiota simile ma non identico. Più spesso gli studi e le ricerche si sono concentrate sul microbiota vaginale, ma cosa possiamo dire invece del microbiota vulvare?

Come si compone il microbiota vulvare e come possiamo mantenerlo in salute?

Anche in termini di microbiota, la vulva è una regione del corpo unica e speciale nel suo genere poichè:

  • E’ un’area di transizione tra esterno ed interno
  • Si compone sia di una parte cutanea e cheratinizzata che di una parte di mucosa, non cheratinizzata
  • E’ soggetta sia a cambiamenti, condizioni e fattori interni che esterni, con cui è sempre in diretto contatto

Il microbiota vulvare riveste una grande importanza, perchè secondo la ricerca, le comunità microbiotiche vulvari sono in grado di regolare la proliferazione della flora batterica “non-indigena” compresi quindi gli agenti patogeni che, se prendono il sopravvento, possono poi causare infezioni e compromettere il generale benessere intimo fino ad arrivare a colonizzare il canale vaginale.

In un soggetto sano, dovremmo trovare una maggioranza di lactobacilli (Lactobacillus iners, Lactobacillus crispatus, Lactobacillus jensenii, and Lactobacillus gasseri ) in particolare su grandi e piccole labbra. Sono stati comunque trovati anche casi di donne perfettamente sane che avevano una maggioranza di Non-Lactobacilli tra cui Atopobium, Corynebacterium, Anaerococcus, Peptoniphilus, Prevotella, Mobiluncus, Gardnerella, and Sneathia.

Cosa può compromettere il microbiota vulvare? 

Bhè, un mucchio di cose, purtroppo. Più di altre parti del corpo infatti, la vulva è esposta a diversi fattori che possono alterare l’equilibrio microbiotico, ad esempio:

  • Cambiamenti dei livelli di idratazione vulvare
  • Sfregamenti
  • Diversi livelli di permeabilità
  • Prossimità ad ano e orifizio uretrale
  • Abitudini scorrette
  • Scorrette pratiche igieniche
  • Tessuti sintetici e/o troppo aderenti
  • Sudore
  • Attività sportiva
  • Depilazione
  • Farmaci
  • Cambiamenti ormonali

Se il microbiota è compromesso e si verifica una disbiosi, gli agenti patogeni prendono il controllo e, così come avviene per altre parti del corpo, viene compromessa la salute ed il benessere con lo sviluppo di infezioni, malattie e fastidi più o meno gravi.

Cosa possiamo fare per preservare il microbiota vulvare e vaginale?

  • Se necessario, integrare con probiotici (spesso sotto forma di integratori, per cicli di 3 mesi o più a seconda dei casi)
  • A livello cutaneo possiamo agire con Prebiotici (Siero Feel Relief). Se alimentati correttamente infatti i probiotici, e quindi i lactobacilli, sono in grado di aumentare la produzione di acido lattico, abbassare i livelli di Ph (rendendo così l’ambiente più ostico agli agenti patogeni). Inoltre i prebiotici supportano la crescita, lo sviluppo e la sopravvivenza dei probiotici.
  • Migliorare le nostre pratiche di igiene e cura intima
  • Corretta e bilanciata alimentazione, evitando eccesso di carboidrati e zuccheri
  • Giuste attenzioni e accortezze nella scelta degli indumenti e dei tessuti
  • Corrette pratiche igieniche durante l’attività sportiva.

 

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