Regola Numero 1: “We Should All Be Feminist”

Regola Numero 1: “We Should All Be Feminist”

E’ ora di rompere gli schemi

Il coraggio di volersi bene, di rispettarsi e di stare bene con noi stesse, osando e andando oltre quello che ci hanno fatto credere.

Recenti ricerche, notizie, letture ed indagini dirette ed indirette sul mondo femminile mi hanno fatta a volte arrabbiare, a volte sorridere, a volte piangere… ma soprattutto mi hanno fatto capire. Capire quanto noi donne abbiamo bisogno di conoscerci, comprenderci ed apprezzarci. Capire come tante cose che crediamo di sapere derivino in realtà da schemi, concetti e pre-concetti di una società prettamente orientata sul genere maschile e una cultura patriarcale che si è trascinata da centinaia di anni e che ci ha convinto di cose che in realtà non sono poi proprio così.

Tanti, troppi stereotipi di genere nella vita di tutti i giorni

stereotipi sulle donne

Sicuramente si sono fatti dei progressi (grazie al cielo!) ma ci sono ancora tanti stereotipi e tanti tabù talmente radicati nella cultura della nostra società che ancora resistono, persistono e in qualche modo condizionano e risuonano nelle situazioni comuni di vita femminile. Mai capitato di andare ad un ristorante con un uomo, pagare e al ritorno il cameriere porge il resto o la copia della ricevuta da firmare a lui, ringraziandolo anche, nonostante chi ha pagato siete voi? Fateci caso, ogni volta questa cosa mi fa sorridere, poiché sicuramente non è fatta con cattiveria da parte del cameriere, è un gesto “automatico”, uno schema che si ripete così, senza prestarci troppa attenzione.

Altri esempi quotidiani di pregiudizi sulle donne

Senza bisogno di fare del femminismo sfrenato, alcuni dati sono alla luce del sole: 

      • Più si sale a livello di gerarchie lavorative e/o politiche e sempre meno donne si incontrano
      • Ancora esiste, in molte famiglie, una differenza di ruoli e compiti a seconda che si abbia una vagina o un pene.
      • Per i bambini esistono giochi da maschio e giochi da femmina, rosa e blu generalmente.
      • Una donna deve pensare a come vestirsi, a come “appare”, molto più di quanto non lo debba fare un uomo. Perché se sei troppo scollata punti solo sulle “tette”, se la gonna è troppo corta è meglio se non giri per la città da sola dopo una certa ora, se sei struccata sei trasandata, se sei troppo truccata non sei genuina e tutti preferiscono quelle “acqua e sapone”…si sà. Se fai carriera c’è il dubbio che sia perché l’hai data via “a quelli giusti”, se sei troppo emotiva sei una femminuccia, se sei troppo dura sei una stronza…ecc. ecc. ecc.

In una società patriarcale alle donne è sempre stato detto quello che dovevano e non dovevano fare fuori casa e dentro casa, sul proprio corpo e sulla propria mente e sì, anche riguardo al sesso, all’intimità e a come dovremmo provare piacere, anche questo per di più partito e tramandato da uomini che lo hanno spiegato a noi donne. Dunque siamo sicure che sia proprio tutto come ci hanno fatto credere?

Che dite se cominciamo a capire meglio da sole come funzioniamo e quello che ci fa bene veramente?

Fatta questa premessa, specifico che lo scopo non è assolutamente quello di andare “contro gli uomini”, anzi, io sono follemente innamorata di tutti gli uomini che fanno parte della mia vita. E penso che, così come ci sono uomini fantastici e uomini crudeli ci siano donne fantastiche e donne crudeli.

Ma lo scopo qui è un altro, lo scopo è quello di stare bene e di comprenderci. Di essere vicino alle donne lontane dagli schemi che già conosciamo e di cui a volte non ci rendiamo conto. Di confrontarci e di supportarci. Di apprezzarci e di comprenderci a fondo. Di essere quello che vogliamo e desideriamo.

In questo spazio di confronto dedicato a tutte le donne e a tutti coloro che sono aperti a cambiare gli schemi,  vorrei raccontare e affrontare tematiche differenti, in modo molto diretto e reale, parlando fuori dai denti come a volte non riusciamo a fare né con il nostro compagno, marito, medico, amiche, madri o sorelle. Parlare anche dei fatti e della realtà di oggi e di come questi sono vissuti dal punto vista femminile.

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